Pubblicato da: Mattia Civico | 16 aprile 2009

il camper di un Gage

MATTIA CIVICO CON SINTI TRENTINI

Salutati i giornalisti, dopo la conferenza stampa, passo da Maruholo presso l’insediamento vicino alla Motorizzazione civile. Lui e la sua famiglia sono lì da pochi giorni. Probabilmente fino a poco tempo fa era sede di casette prefabbricate per operai di un vicino cantiere: ci sono ancora le piazzole di cemento e la predisposizione per gli scarichi e per l’acqua. Sarebbe l’ideale per una microarea: non servirebbe molto altro se non l’autorizzazione a poter usare quegli scarichi e allacciarsi all’acqua. Il nipotino di appena 3 anni gioca a palla. Ci scambiamo qualche passaggio. Forse è mancino.

Mirco, seduto in macchina con me, insiste per passare da casa mia. “Devi prendere qualcosa di più caldo per la notte: ho visto che hai un sacco a pelo troppo leggero!” Mi lascio condurre da questa premura che avverto come un bel segnale di affetto e “protezione”. Gli chiedo di entrare in casa con me ad aiutarmi a scegliere le coperte. Uscendo mi consiglia di prendere anche un berretto di lana.

Ora sono qui nel camper a scrivere, con due coperte addosso e il berretto in testa.

Alle 18 ci troviamo per la prima assemblea della comunità Sinta presso il campo di Spini. Abbiamo deciso di vederci tutti i giorni alla stessa ora per programmare insieme gli appuntamenti del giorno dopo.

Sono già tutti attorno al fuoco. Stanno parlando del terremoto in Abruzzo. Sentono vicine quelle persone sfortunate che hanno perso la casa e dicono: “Sono messi come noi, ma è più duro perdere la casa che non averla mai avuta.”

Domani giornata fitta: alle 8.00 al Comune di Rovereto, alle 9.00 al servizio politiche sociali della Provincia, alle 11.00 dal sindaco di Trento, alle 13.00 al Con.solida per parlare di lavoro.

Il camper di un Gage in mezzo alle campine dei Sinti. Nello stesso cerchio. Buona notte


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